Anche le donne vogliono essere nei media

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Redazione
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Team editoriale
Inserito il 08-03-2018

Quante volte avete sentito dire che "il calcio femminile non è né calcio né calcio femminile"? Togli il calcio e mettici qualsiasi altro sport. Ad eccezione della ginnastica ritmica e del pattinaggio artistico, che sono sport "femminili", gli altri sono per gli uomini. I pattinatori, poverini, sono sospettati...

Il Dipartimento dello Sport del Governo Basco ha recentemente pubblicato uno studio sulla presenza e il trattamento dello sport femminile nella stampa generale e specializzata.

Donna e sport

91% sport maschile

Donna e sport

Guarda un po'. Delle 15.316 informazioni sportive analizzate, il 91,44% corrisponde agli sport maschili. Le notizie sportive esclusivamente femminili non hanno raggiunto nemmeno 5. Altri dati, il 40,4% delle notizie sportive femminili sono brevi e senza un'immagine. Sembra che queste donne non abbiano un cognome, perché è frequente che ne siano private e che si riferiscano solo al nome di battesimo. Quando vengono intervistate in modo approfondito, vengono interrogate sulla loro maternità, sui loro mariti e sulla loro vita familiare. Nel loro caso spicca sempre l'aspetto professionale.

Uno dei problemi dello sport femminile è il pubblico, beh, più che altro l'assenza di un pubblico. Tutto è una catena: i biglietti non si vendono perché gli spettatori non vengono, le sponsorizzazioni non si ottengono perché la loro ripercussione sarà piccola e gli aiuti sono giustificati, o nulli, perché, si torna all'inizio, il pubblico e i mezzi restituiscono la schiena agli sportivi. Il futuro nero ci aspetta con questo. A meno che non vinciamo i campionati più importanti, e anche in quel caso non otteniamo molto da noi, non appariremo sui media.

Chi nega la visibilità alle sportive nega loro la possibilità di incoraggiare altre donne a vivere di e attraverso lo sport.

Negano le donne che si sforzano ogni giorno di dimostrare che anche noi possiamo. E noi vogliamo farlo.

Non è strano chequando una fotografia viene pubblicata insieme alle informazioni su uno sport femminile di successo, sia più che altro una posa. No, quando finiamo un test e facciamo delle foto, che poi pubblichiamo, non vogliamo apparire come se stessimo uscendo da un matrimonio. Vogliamo che i nostri sforzi siano visti. Non siamo inventate, né le nostre acconciature sono fatte. Siamo sudati e, a volte, esausti, ma non ci interessa. Il fatto che siamo riusciti a terminare una sessione di allenamento o un test è il premio.

Uno speciale dell'8 marzo

In questo 8 marzo, in questo giorno della donna che sta per diventare la più grande mobilitazione femminile della storia, ho voluto stare alla presenza delle sportive nei media. Rendere visibile lo sport femminile è uno dei compiti importanti che abbiamo davanti a noi se vogliamo che le generazioni future abbiano tra le loro priorità la pratica dell'attività fisica. Altrimenti le ragazze di oggi si ritroveranno senza riferimenti sportivi che le invitano e le incoraggiano a vivere in chiave sportiva.

Oggi, come sempre, sono una donna. Io sono uno sport.

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