Le 3 migliori scarpe da running del 2013 per Imanol Loizaga

Le 3 migliori scarpe da running del 2013 per Imanol Loizaga
Redazione
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Team editoriale
Inserito il 31-12-2013

Qui vi parlerò di quelle che secondo me sono le migliori scarpe da running per il 2013 che ho avuto modo di provare quest'anno, che sono molto diverse l'una dall'altra.

Scarpa per chi cerca sicurezza

Questo è stato tradizionalmente il modello di punta dell'ASICS in termini di smorzamento e controllo della pronazione e per questa versione ha subito un notevole miglioramento, soprattutto in termini di leggerezza e versatilità.

In questo modo ho trovato una scarpa di appena 300 grammi, di grande qualità nei tessuti delle diverse zone, piacevole al tatto e di buona calzata. Fa un passo avanti nella stabilità con quella struttura nella suola che attraversa l'arco e con la linea di orientamento incastrata nella scanalatura che corre longitudinalmente.

Insomma, non è pesante, offre un'ottima ammortizzazione, ma senza essere morbido, un buon controllo della pronazione e una notevole risposta per le sue caratteristiche sia in allenamento lungo che nei cambi di ritmo in quanto non rimane indietro, accompagna e protegge.

Un buon modello per chi cerca sicurezza e protezione, per i corridori che pesano più di 70 chili e anche per i piloti leggeri ed esperti.

Scarpa per quasi tutto

Sono rimasto davvero colpito da questo modello neutro fin dal primo momento: equilibrio, leggerezza, flessibilità, risposta...

Ha una goccia di 8 mm essendo a metà strada tra una scarpa tradizionale e una minimalista che raccoglie il meglio di entrambi i concetti, ammortizzazione e stabilità all'impatto contro il suolo, buona transizione e slancio naturalmente per completare il passo.

Si è comportata straordinariamente bene nelle corse forti, lunghe e in pendenza e negli allenamenti di ogni tipo, ma mette in evidenza la sua risposta nelle corse dal vivo sotto i 4 min/km e anche ai ritmi più veloci delle serie o nei cambi del fartlek essendo una valida opzione nelle competizioni di varie distanze e anche nella maratona.

Li ho già con più di 1.000 chilometri e continuo ad usarli frequentemente senza paura perché mantenere in buone condizioni e mantenere le loro proprietà, molto buona pantofola Saucony.

Rompere la scarpa

Questa scarpa è stato il mio primo contatto con il materiale minimalista: 4 mm di goccia, 190 grammi, senza rinforzi, piccola curvatura nella zona centrale della pianta, flessibile alle natiche, elastica,... buff, troppo per me.

Oppure no? Ero già riluttante a provarle e fin dai primi passi una cosa era chiara: queste scarpe sono per volare, ti chiedono di andare veloce.

Il loro particolare design li fa sostenere con la metà del piede e andare leggermente più inclinati in avanti.

L'assorbimento degli urti è giusto (stiamo parlando di vere e proprie scarpe volanti), ma la risposta è ottimale, ci si sente spinti.

Non ci è voluto molto a convincermi, anche se ho potuto apprezzare il fatto che sia per i corridori leggeri nelle gare brevi o negli allenamenti molto veloci, ma non finché sono molto aggressivi.

Un marchio poco conosciuto nel mondo della running in Europa, ma di grande percorso e vendite negli Stati Uniti per quello che vale la pena di essere attenti ai suoi modelli, concepiti per correre veloci di una forma naturale tanto per l'asfalto quanto per la montagna.

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